Poste, Amazon, Gls e Brt: chi spacchetta il mercato dei pacchi. Report Agcom

Tutte le quote di mercato di Poste Italiane, Amazon, Gls, Dhl, Ups e Brt nel settore dei pacchi in Italia.

Poste Italiane domina il mercato dei pacchi che partono da consumatori verso aziende e consumatori stessi, Amazon ha una posizione di rilievo in quello che è il mercato dei pacchi che partono dalle aziende e arrivano ai consumatori, mentre Poste, Gls, Dhl, Ups e Brt si contendono (quasi alla pari) le consegne Business to business.

A fare una fotografia è un report di Agcom, la prima analisi del mercato dei pacchi condotta da Agcom a seguito dello sviluppo del commercio elettronico.

Tutti i dettagli. Partiamo da una fotografia di gruppo. Nel mercato delle consegne dei pacchi, quelle C2X (ovvero le consegne che partono da consumatore e arrivano a consumatore o in un’azienda) rappresentano una componente marginale: circa il 2-3%. Ben maggiore, secondo i dati Agcom, il peso delle consegne B2B (business to business) tradizionali, che nel 2019 hanno costituito il 47% del totale delle consegne nel mercato pacchi in volumi e circa il 60% in ricavi. Continua a crescere anche il peso, per una sempre maggiore diffusione dell’e-commerce, delle consegne Business to Consumer: detengono il 49% delle consegne nel mercato pacchi in volumi e circa il 40% in ricavi

Scendendo nei particolare, le consegne C2X “si identificano prevalentemente con le consegne di pacchi C2C”. Nel settore è Poste Italiane a detenere la quota più elevata in questo mercato, 68% nel 2019. Tutti gli altri operatori, Gls, Ups, Brt, Dhl e Tnt detengono quote inferiori al 10%.

“Si tratta di un mercato in cui il ruolo di Poste Italiane è preponderante in ragione della natura di operatore storico e di fornitore del servizio universale”, spiega Agcom.

Le consegne B2B, o da azienda ad azienda, per dirla all’italiana, nel 2019 hanno costituito poco meno della metà del totale delle consegne nel mercato pacchi in volumi e circa il 60% in ricavi.

Alta la concorrenza nel settore, dove più operatori: Poste, Gls e Dhl, Ups, Brt si contendono quasi la stessa quota di mercato 18%-17%.

l mercato continua ad essere caratterizzato dalla presenza di una molteplicità di operatori” commenta Agcom. “Le quote di mercato sono distribuite piuttosto equamente tra gli operatori e nel periodo considerato non si registrano significativi cambiamenti nell’assetto del mercato”.

Il mercato delle consegne business to consumer, che cresce negli ultimi anni con una maggiore diffusione dell’e-commerce, si occupa di servizi di consegna deferred sia servizi di consegna espressi.

Le consegne in differita hanno registrato una crescita del 55% nel 2019 (con ricavi a +41%) e quelle espresse del 37% (con ricavi a +21%). “Questa crescita è senza dubbio riconducibile allo sviluppo dell’e-commerce”, specifica l’Autorità.

Negli ultimi 4 anni, Amazon è diventato primo operatore del settore: il colosso dell’e-commerce, nel mercato delle consegne in differita, che vale 4,8 miliardi di ricavi complessivi nel 2019, detiene una quota del 59% di mercato. Segue il Gruppo Poste, con una quota del 36%. A distanza guarda Nexive, che detiene solo il 3% della quota di mercato.

“Nell’arco di soli quattro anni la quota di Amazon è cresciuta di 42 punti percentuali, passando dal 17% al 59%, a discapito di tutti gli altri operatori del mercato che hanno visto le proprie quote ridimensionarsi”, scrive l’Autorità.

Le consegne espresse rappresentano l’84% del mercato delle consegne e-commerce in ambito nazionale, in volumi, e il 90% in ricavi (2.581,3 euro nel 2019). Anche in questo ambito, Amazon conquista importanti quote a livello nazionale, a discapito della quota dei due principali operatori, Gls e Brt.

In particolare, a dominare il mercato è Gls, con una quota del 40%, segue Amazon con una quota del 24% (contro il 3% del 2016). In terza posizione Brt, con il 17%. Poste Italiane detiene una quota del 10% e Ups il 3%.