Gli occhiali da vista sono gli ausili più utilizzati

 

Occhiali da vista, porta pillole e lenti di ingrandimenti: è questo il podio, in ordine di utilizzo (occhiali al 10%), degli ausili maggiormente sfruttati dalle persone. A dirlo è la prima indagine nazionale sull’utilizzo delle cosiddette tecnologie assistive, promossa e finanziata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in vari Paesi del mondo, con il contributo finanziario dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e con la supervisione scientifica del Centro Nazionale per le Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica (Tisp) e del Centro Nazionale Malattie Rare (Cnmr) dell’Iss. L’indagine, dal titolo “rapid Assistive Technology Assessment” (rATA) coordinata da Aias Bologna onlus con il supporto della Fondazione Censis insieme alla Rete Nazionale dei Centri Ausili (Glic), Tisp e Cnmr, ha coinvolto, tramite interviste, un campione di circa 10.000 persone scelte casualmente tra la popolazione italiana.


Quarto posto per i bastoni, mentre tablet o smartphone si stanno facendo largo sempre più come ausili, secondo l'indagine, che rivela come il sistema dei servizi, nel suo complesso, è in grado di far fronte ai bisogni degli utenti (poco meno del 7% degli intervistati dichiara di non avere l’ausilio di cui ha bisogno).


La ricerca sulle tecnologie assistive per disabili, anziani e malati cronici e rari si è concentrata su “accesso agli ausili, soddisfazione degli utenti e difficoltà incontrate nei percorsi di fornitura”, ha commentato Mauro Grigioni, Direttore del Centro nazionale Tecnologie Innovative in Sanità dell’Iss. Lo studio “ha permesso di rilevare alti livelli di soddisfazione tra gli intervistati rispetto agli ausili in uso, anche se non mancano aree di criticità rispetto ai servizi di fornitura. A sorpresa, abbiamo osservato come tablet e smartphone, al centro già di un ampio mercato, si stanno rapidamente diffondendo anche come ausili, grazie ad app innovative che permettono di abilitare funzioni”.


L'accesso ai dispositivi ausiliari, tra i quali ricordiamo ci sono, oltre quelli sopra citati, anche carrozzine, protesi dispositivi di comunicazione, assicura, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, assicura una maggiore indipendenza alle persone disabili o con malattie croniche.


Secondo quanto scrive Panorama Sanità, si stima che nel mondo, attualmente, più di un miliardo di persone abbia bisogno di almeno un ausilio, ma solo il 10% di queste persone vi ha effettivamente accesso per costi elevati di alcune tecnologie, della mancanza di informazioni, reperibilità e personale qualificato, nonché di politiche inadeguate o finanziamenti insufficienti.