Capodanno in tutto il mondo



Il 1 di gennaio, in quasi tutto il mondo, si festeggia l'inizio di un nuovo anno. Tra longitudini e latitudini diverse, sono le isole Samoa e Kiribati ad aprire e chiudere il cerchio, per 24 ore di botti, cene e feste.

Ma quali le tradizioni e i rituali che caratterizzano le feste nei diversi posti del mondo?

Mentre in Spagna (e in diversi paesi del Sudamerica, a causa della colonizzazione) si mangiano 12 chicchi d'uva, uno per ogni mese dell'anno, nei 12 secondi che precedono la mezzanotte, a Caracas le campane della cattedrale suonano 12 volte a mezzanotte dell'anno nuovo.

Sempre per augurarsi un nuovo anno ricco di fortuna, in Irlanda si bussa sui muri di casa con delle pagnotte, e in Grecia il 31 dicembre si usa appendere una cipolla sulla porta d'ingresso. Per tenere lontano gli spiriti malvagi, in Danimarca si lanciano vecchi piatti e bicchieri contro la propria porta o quella di parenti e amici.

A Sindey, invece, l'ultimo dell'anno è giornata da Pic-Nic: telo a terra e naso all'insù per poter ammirare i fuochi d’artificio lanciati sopra la Opera House di Sydney. Grandi fuochi d'artificio anche a Dubai: a Safa Park, uno dei parchi cittadini con la migliore vista sullo skyline della città, è possibile organizzare un barbecue con gli amici.

Rituale decisamente più freddo per una cittadina dell'Olanda. A Scheveningen, dal 1965, alcuni cittadini si ritrovano per tuffarsi nell'oceano. Stesso rituale, dal 1996, anche a Barcellona, sulla spiaggia di Sant Sebastiá.

Tuffo nell'oceano atlantico anche a New York, a Coney Island: la Polar Bear Club's Swim ogni anno, da più di un secolo, raduna migliaia di coraggiosi.

Primo dell'anno in maschera, invece, per Nassau e Saint Kitts. A San Paulo si corre la Maratona di San Silvestro. In Messico, Colombia e in Ecuador il primo dell'anno si esce di casa con una valigia vuota, con l'augurio che l'anno che sta per iniziare sia ricco di viaggi e nuove avventure.